Ti soffermi mai a sentire quelle sensazioni di pienezza e di pesantezza che a volte il corpo o la mente ci inviano? Non sempre è facile ascoltarsi.
Spesso ci sentiamo ingolfati eppure continuiamo a mangiare, pensare, progettare... seguire corsi e leggere... senza renderci conto di quanto invece sarebbe molto più utile e benefico soffermarsi e fare spazio. I polmoni da soli, per loro natura, si gonfiano e si contraggono continuamente. Così come il ventre durante la respirazione.
Se solo ci concedessimo la possibilità di osservarne il ritmo, la costanza, la ciclicità... ci renderemmo conto anche di come il vuoto segue il pieno, così come questi è funzionale al primo. In occasione dell'anno appena cominciato, se ne avessi la possibilità, faresti un po' di spazio? Dove? In che modo?
Mettiti pure comod*, su di un tappetino o su di una sedia. Che sia una postura regale e dignitosa. Porta l'attenzione sulla mia voce e lasciati guidare. Poi ringrazia.
Non c'è un giusto o uno sbagliato. Non c'è qualcuno che arrivi prima di qualcun altro. Rispetta te stess* e riconosci i tuoi limiti. Se provi un disagio, fermati. Averci provato è già un grandissimo risultato. Non serve sfidarsi.
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